Disclaimer: questo è un sito per ridere della teoria delle scie chimiche e dei suoi sostenitori. Per debunker avanzati ma non solo. Chi volesse approfondire seriamente l'argomento specifico faccia riferimento alla sezione "Blog/siti di debunking sulle scie chimiche"

mercoledì 28 aprile 2010

Armiamoci e partite

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Lorenzo ha detto...

Ciao France',ed un saluto a tutti i bloggers...oggi e' un'altra bella giornatina rovinata dalle chemtrails,ma che si puo' fare? organizziamo qualcosa?tipo un bel Flashmob?che ne dite?chi ci sta? a presto e fatevi sentire!!!!!
28 aprile, 2010 12:56

Straker ha detto...

Bisognerebbe andare a prendere per il bavero i meteorologi che per oggi sbandierano "cielo soleggiato". Riguardo ad eventuali iniziative del tipo "flashbomb", si può sempre fare, ma gli unici a notarci sarebbero gli sbirri della DIGOS (le manifestazioni devono avere il benestare della Questura), mentre i media ci ignorerebbero. Ci vogliono iniziative più incisive.

Penso sia giunto il momento di studiare iniziative comuni (legali) che vadano alla radice del problema e che costringano i media ad occuparsi della faccenda, ma devo ancora farmi venire in mente qualcosa.
28 aprile, 2010 14:15

Al solito, vai avanti tu che a me mi vien da ridere... :D

Ah, a proposito comandante, guarda che lorenzo ha scritto (quasi) giusto, si dice proprio Flash Mob, e la Digos non sta a perder tempo con certe ragazzate. Ti confido che pure io ho partecipato ad uno di questi "raduni" :D

Certo che se invece ti metti a tirare flash bomb la faccenda e' diversa... Pure per la Digos.

Saluti
Hanmar

venerdì 23 aprile 2010

Qual e' il piu' vicino?

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Ovvero cosa ci dice che uno sia vero e l'altro un modello in scala 1:2 oppure un fotomontaggio? :D

FlightAware Photo
Photo Courtesy of FlightAware.com


Saluti
Hanmar

mercoledì 21 aprile 2010

La pistola fuma poco...

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AGGIORNAMENTO IN FONDO

Ri-posto qui un commento appena lasciato sul blog del comandante:

Ciao caro. Ti faccio notare una piccola contraddizione, in quello che dici.
Qui il comunicato del blocco dei voli:

Comunicato stampa
INTERDETTO TUTTO LO SPAZIO AEREO DEL NORD ITALIA FINO A 35.000 PIEDI, DALLE 6 ALLE 14 DI SABATO 17 APRILE
A seguito delle informazioni aggiornate fornite dal Bollettino sullo spostamento della nube del vulcano islandese Eyjafjallajökull, l’Enac - al fine di garantire la massima sicurezza dei voli italiani - comunica di aver disposto l’interdizione al volo strumentale di tutto il Nord Italia (c.d. "Flight Information Region" Milano) da livello 0 fino a livello 350 (equivalente ad un’altitudine di 35.000 piedi, pari a 10,668 metri), dalle 6:00 alle 14:00 ora italiana di sabato 17.
Pertanto presso tutti gli aeroporti del Nord Italia (come ad esempio Caselle, Malpensa, Linate, Bergamo, Venezia, Bologna), in quella fascia oraria, gli unici voli autorizzati saranno quelli d’emergenza. Nessuna restrizione subiranno i sorvoli oltre il livello dei 35.000 piedi.
Domani sarà disponibile un nuovo Bollettino sullo spostamento della nube che consentirà alle autorità aeronautiche italiane di adeguare i provvedimenti relativi al proprio spazio aereo.
Le compagnie aeree ed i gestori degli scali italiani sono impegnati in queste ore a fornire la massima informazione ai passeggeri, al fine di limitare più possibile i disagi di fronte ad una situazione del tutto eccezionale, cui si sta facendo fronte garantendo anzitutto la sicurezza dei voli.
Roma, 16-04-2010


E gia' qui potrai notare che verso sud i voli erano possibili

Qui alcune quote di crociera raggiungibili senza problemi dai maggiori liner in circolazione. Ah, ovviamente le quote di tangenza sono superiori a queste.



Boeing 747: 38.000 ft / 12.475 m
Boeing 737: 36.089 ft / 11.000 m
Boeing 757: 40.000 ft / 12.192 m
A300: 36.089 ft / 11.000
A380: >35.000 ft / > 10.668

Mi sa che si fuma poco, sai?

Saluti
Michele
Con la consapevole certezza che NON lo pubblichera', altrimenti i suoi poveri accoliti rischiano di PENSARE!

Saluti
Hanmar

Ore 14:30 - Aggiornamento

Come volevasi dimostrare, il caro comandante dai bei capelli NON ha pubblicato il post.
Ne ha invece estratto una parte, quella che a lui faceva comodo, dimostrando pero' di non capire una beata fava del NOTAM che gli ho postato.

Ecco il commento in questione:Straker ha detto...

Michele Galloni (Hanmar) scrive: "Nessuna restrizione subiranno i sorvoli oltre il livello dei 35.000 piedi".

Ciò presupporrebbe il sorvolo di aerei dal nord Europa (tantomeno di notte). Questo però non risulta nè dai bollettini ufficiali, né dal radar. E supponiamo poi che i velivoli potevano partire da aeroporti italiani o esteri... secondo te come ci arrivavano a 35.000 piedi? Con il teletrasporto? Per arrivare a 35000 piedi, che io sappia, bisogna attraversare quote inferiori, o sbaglio?

Vediamo se a spiegartelo in parole semplici ci arrivi.

Ti faccio un esempio: i voli EK203 e EK201 partono da Dubai e arrivano allo JFK. E indovina che giro fanno? Guarda, ti do un indizio, ora il 201 si trova sullo stretto di Oman.

Testina, i voli da e per gli USA ci passano SOPRA la testa ogni giorno!
Tutti quelli che partono dal Nord-africa e Medio Oriente.

Poi ci sono quelli che dall'Europa dell'Est vanno verso il Sudamerica.

Aggiungo poi che decisamente non capisci NULLA in campo aeronautico.

E supponiamo poi che i velivoli potevano partire da aeroporti italiani o esteri... secondo te come ci arrivavano a 35.000 piedi? Con il teletrasporto? Per arrivare a 35000 piedi, che io sappia, bisogna attraversare quote inferiori, o sbaglio?
Diobono, ma leggi quello che scrivi? Ma hai per caso la minima idea di quanto ci metta un 747 a raggiungere (e superare) i 10.000 metri di quota?
Guarda, te lo dico io. In condizioni normali, rateo di salita tranquillo, in poco piu' di 15 minuti ci sei arrivato, ai tuoi 35.000 piedi. Diciamo che entro 200 km dall'aeroporto di partenza sei tranquillo. Se vai dritto e sali con calma.

Pensa se ti tocca salire in fretta per evitare eventuali ostacoli.

Torna a giocare coi simulatori, va.
Ma ricordati di mettere il pilota automatico.

Pagliaccio. :D

lunedì 19 aprile 2010

Report, Milena Gabanelli e il "comitato"... :D

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Tutti dal Peyote, a leggere e commentare.

http://ilpeyote.blogspot.com

Diobono, quanto rosica il comandante... :D

Saluti
Hanmar

venerdì 16 aprile 2010

Quota cumulo!

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FlightAware Photo
Photo Courtesy of FlightAware.com


Eh, questi corrieri espressi barionici... :D


Saluti
Hanmar

giovedì 15 aprile 2010

Autismo. Confessione di un padre

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Ultimamente i vari siti complottisti, abbandonato il filone undicisettembrino ormai finito e rendendosi conto che quello sciachimista e' insostenibile a fronte di semplici constatazioni basate sulla logica, si sono lanciati come avvoltoi (contutto il rispetto per i volatili) sui poveri bambini affetti da "autismo", scritto virgolettato perche' con quel termine si etichettano varie sindromi e ritardi mentali (chissa' se sanno qualcosa dell'Asperger... beh, da questo momento si. :D).

Ora, lungi da me, povero umile geologo, osare mettere mano a questo scottante argomento dal punto di vista medico.
Mi limitero', di quando in quando e senza pretese di serieta', a svolgere il lautamente ricompensato lavoro di debunker, smontando miti e leggende tramite una potente risorsa... Google.

E' fantastico ogni volta scoprire come 5' di ricerca smontano definitivamente le putt... ehm... affermazioni di certi sciamannati.

Intanto pero' un post serio, una testimonianza di un padre di due bambini autistici, caduto nella melma delle medicine "alternative", ma uscitone grazie all'osservazione scientifica e ad un... waffle. :)


(Grazie all'opera di traduzione di MarcoB, con mia revisione)

traduzione da http://www.autism-watch.org/about/bio2.shtml

Da quando ho iniziato il mio erculeo (alcuni potrebbero dire donchisciottesco) compito di esporre la ciarlataneria e la pseudoscienza che circondano l’autismo, ci sono state persone che mi hanno chiesto: “Sei lo stesso Jim Laidler che ci parlava di chelazione alle conferenze sull’autismo?”. L’idea che io fossi stato un tempo un accesso fautore della stessa identica cosa che adesso stavo cercando di smontare era difficile da spiegare a costoro. Bene, tutti hanno qualcosa nel loro passato del quale essere imbarazzati — anche io.

Mi considero una persona molto “scientifica”. In gioventù ero scettico e avido di sapere ed incline naturalmente alle scienze. Le mie prime schermaglie con le pseudoscienze e la ciarlataneria alla facoltà di medicina mi convinsero che “non mi sarebbe mai potuto succedere”. Ero sicuro che il mio background e la mia istruzione mi avrebbero trattenuto dal fare gli stessi errori di “quella gente”.

Mi sbagliavo.

Circa un anno fa a mio figlio fu diagnosticato l’autismo, senza alcuna speranza di cura in vista, ed io avevo un bisogno estremo di qualunque cosa potesse aiutarlo. Mia moglie partecipò ad una conferenza sui “trattamenti biologici per l’autismo”. Tornò estremamente eccitata, avendo udito storie dopo storie di casi “senza speranza” di autismo “curati” da una varietà di trattamenti semplici. Ero inizialmente scettico, ma la disperazione presto ebbe la meglio su di me. Iniziammo con terapie semplici – vitamine e minerali – ma presto arrivammo ai “metodi duri”: diete senza glutine e senza caseina, secretina e la chelazione. Qualcosa sembrava funzionare – almeno per un po’ – e questo ci spronò a provare la successiva terapia che si profilava all’orizzonte. Ero “agganciato” alla speranza, che da più assuefazione ed è più pericolosa di ogni droga “da strada”. Nel frattempo, il mio secondo figlio sviluppava a 18 mesi di età una disabilità simile all’autismo.

L’anno successivo accompagnai mia moglie alla conferenza sull’autismo e ne fui stupito ed abbagliato. C’erano più trattamenti per l’autismo di quelli che io potessi perfino sperare di provare su mio figlio, ed ognuno si essi aveva dei sostenitori appassionati che dichiaravano che aveva curato almeno un bambino autistico – di solito il loro. C’erano analisi del sangue, delle orine, dei capelli, della saliva, dell’elettroencefalogramma, degli occhi, tutti dichiaravano di essere in grado di trovare le cause specifiche per l’autismo infantile. E loro avevano trattamenti specifici per ciascuna di quelle cause. Certamente, alcuni trattamenti erano contraddittori, ma nessuno sembrava curarsene. Quello che realmente catturò il mio interesse fu l’asserzione che il thimerosal, un conservante a base di mercurio usato nei vaccini, causasse l’autismo e che la terapia di chelazione lo potesse curare. I sostenitori di questa idea parlavano con autorevolezza, con impressionante liste di referenze e slide di PowerPoint ben realizzate. Io ero affascinato sebbene il bambino che avevo visto con avvelenamento da mercurio non si comportasse come il mio figlio autistico e che le dosi raccomandate per l’agente chelante non avessero per me senso.

Il mio passo successivo verso il “Lato Oscuro” fu lo scrivere un articolo di rassegna sulla tossicità del mercurio ed i suoi trattamenti che potesse migliorare quello che i sostenitori della chelazione stavano facendo. I proponenti più autorevoli raccomandavano che gli agenti chelanti dovessero essere somministrati ogni tre ore, per tutto il giorno, fino a quattro settimane, il che era una ovvia sorgente di stress per genitori già ultra stressati. Inoltre, molti di questi “esperti” della chelazione predicevano conseguenze disastrose se una dose fosse stata saltata o perfino data con un’ora di ritardo. Il mio articolo semplicemente tracciava le informazioni all’epoca disponibili sull’avvelenamento da mercurio e la terapia di chelazione per il mercurio usando articoli tratti da riviste scientifiche peer-reviewed. Fra le altre cose, smontai le idee sul dosaggio che avevo ascoltato alla conferenza.

Dopo un bel po’ fui invitato ad unirmi ad una conferenza per istituire un “protocollo” per l’uso della chelazione nel trattamento dell’autismo. Partecipai e, per la prima volta, incontrai molti dei “luminari” nei trattamenti “non convenzionali” dell’autismo fuori dalla sala della conferenza. La maggior parte di quelle persone sembravano credere sinceramente ma basavano il giudizio dei loro sforzi terapeutici su aneddoti, osservazioni generali e studi semplicistici.
Pensai che avrebbero apprezzato una investigazione scientifica più rigorosa dei loro metodi e dei loro risultati. Dopo la conferenza, mi fu chiesto di compilare un “consensus report”. Accettai immediatamente, pensando che il mio lavoro editoriale avrebbe potuto mitigare il pensiero non scientifico del resto del gruppo. Comunque, dal mio controllo editoriale non venne fuori nulla. Il rapporto finale includeva larghe parti di materiale che erano le teorie personali dei membri anziani dell’organizzazione. Anche peggio, anche se non ero d’accordo con parti significative del rapporto, il mio nome fu indicato quale autore unico! Ero poi riuscito a vedere tolto il mio nome dal documento “ufficiale” ma c’erano già in giro su Internet copie dell’originale.

Fui successivamente invitato a parlare a conferenze a proposito della chelazione e dell’autismo e ci andai, anche se con cuore sempre più pesante, finché infine non ce la feci più. Avere la possibilità di conoscere i grandi nomi della terapia “alternativa” all’autismo mi aveva esposto ad alcune verità pericolose.

Comunque, quello che infine cambiò i miei pensieri fu l’ulteriore osservazione dei miei bambini.

Dopo anni di “integratori”, diete restrittive e terapie “non convenzionali” (troppe per essere elencate), i nostri ragazzi erano migliorati, ma ben lungi dall’essere guariti. Eravamo obbligati a portare con noi i loro cibi speciali ogni volta che andavamo via da casa per paura che perfino una molecola di glutine o di caseina li catapultasse all’indietro da dove eravamo partiti. Eravamo quasi sul lastrico, nonostante avessimo entrambi lavori ben remunerati, ed eravamo sull’orlo dell’esaurimento.

L’inizio della fine fu quando mia moglie, sospettando che alcuni degli “integratori” che stavamo dando al nostro figlio maggiore non avessero alcun effetto, li smise si colpo senza dirmi niente. Io non vidi alcuna differenza, nemmeno dopo due mesi (quando finalmente me lo disse).

Ci eravamo rincorsi la coda, aumentando questo e diminuendo quello in risposta ad ogni cambiamento nel suo comportamento – e per tutto il tempo i suoi alti e bassi erano stati solo fluttuazioni casuali. I miei occhi iniziarono ad aprirsi.

Il passo finale nel mi risveglio accadde durante una vacanza a Disneyland. Il mio figlio minore era ancora sotto dieta senza glutine e caseina, che entrambi giuravamo fosse stato un fattore importante nei suoi miglioramenti. Avevamo trasportato pesantemente almeno 40 libbre di cibo speciale sull’aereo con noi. In un attimo in cui non lo controllavamo, agguantò un waffle e lo mangiò.
Guardammo con orrore ed aspettammo il drammatico deterioramento delle sue condizioni che gli “esperti” ci avevano detto sarebbe inevitabilmente accaduto. I risultati furono sbalorditivi – non successe assolutamente niente.
Cominciai a sospettare di essere stato veramente sciocco.

Nei mesi successivi interrompemmo ogni trattamento a parte la logopedia e la terapia del lavoro per entrambi i ragazzi. Non peggiorarono e, di fatto, continuarono a migliorare con la stessa velocità di prima – o più velocemente. I nostri conti in banca migliorarono ed i cerchi sotto i nostri occhi iniziarono a scomparire. E, francamente, cominciai ad essere furibondo con me stesso per essere stato così credulone e per aver fuorviato altri genitori di bambini autistici.

Guardando all’indietro le mie esperienze con le terapie “alternative” all’autismo, esse sembrano quasi irreali, come le avventure di Alice nel paese delle meraviglie. Cose assolutamente prive di senso trattate come dati scientifici, gente accondiscendente in saggio accordo con contraddizioni vistose, e teorie fatte di aria fritta e fatti non correlati – e tutto questo accade qui e adesso, non in qualche libro. Persone vere stanno per essere ingannate e ferite, e non ci sarà un lieto fine a meno che abbastanza di noi si uniranno insieme e ne scriveranno uno.

Il mio viaggio personale attraverso lo specchio finì. Entrai nella medicina “alternativa” fino al collo e ne sono uscito, più povero ma più saggio. Adesso ho realizzato che la cosa che i medicastri “alternativi” vendono realmente è la speranza – di solito falsa speranza – e la speranza è una cosa molto seducente per coloro che l’hanno persa. Non è realmente sorprendente che le persone la comprino anche quando il loro miglior discernimento dica loro di non farlo.

Ritengo che la maggior parte delle persone che promuovono trattamenti “non convenzionali” o “alternativi” per l’autismo credano veramente in ciò che vendono. Sono più degni di compassione che di disprezzo. La maggior parte di loro non comprenderanno mai quale disservizio forniscono alle persone che stanno cercando di aiutare. Non è mia intenzione far loro “vedere la luce”. E’ il bambino autistico (e gli adulti), i loro genitori, parenti ed amici che sto cercando di raggiungere con questo sito web, nella speranza che non debbano attraversare quello che la mia famiglia ha provato. E’ a loro che dedico i miei sforzi.

(James R. Laidler, MD)

Saluti
Hanmar

lunedì 12 aprile 2010

L'hanno montato al contrario?

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Ohibo! O_O

Problemi con i "diffusori" descritti dagli scemochimisti? :D

FlightAware Photo
Photo Courtesy of FlightAware.com


Mmm...

Oppure leggete la descrizione direttamente sul sito di provenienza.

Saluti
Hanmar

giovedì 1 aprile 2010

Scie d'epoca.

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Grazie alla segnalazione di R.L., un perfido debunker, sono lieto di mostrarvi un pezzo da collezione.

Questo:



E' un quadro del 1941, del pittore Paul Nash, dipinto dopo la Battaglia d'Inghilterra, vinta dai caccia della Gran Bretagna e della quale Winston Churchill ebbe a dire "Mai nel campo dei conflitti umani, così tanti dovettero così tanto a così pochi".

Il quadro e' visibile online presso il sito dell'Imperial War Museum, qui il link diretto.

The painting is an attempt to give the sense of an aerial battle in operation over a wide area and thus summarises England's great aerial victory over Germany. The scene includes certain elements constant during the Battle of Britain - the river winding from the town and across parched country, down to the sea; beyond, the shores of the Continent, above, the mounting cumulus concentrating at sunset after a hot brilliant day; across the spaces of sky, trails of airplanes, smoke tracks of dead or damaged machines falling, floating clouds, parachutes, balloons. Against the approaching twilight new formations of Luftwaffe, threatening...



[AGGIORNAMENTO RAPIDO]

Ce ne sono parecchi, non solo uno... O_O
Vi lascio solo i link:

An Aerial Battle

Air Fight over Portland, 1940

Foto del 18 settembre 1940

[FINE AGGIORNAMENTO RAPIDO]

E qui il link ad una descrizione di come, nel 1940, molti cittadini inglesi scoprirono per la prima volta le contrail, che li accompagneranno per tutta la durata della Seconda Guerra Mondiale.



In the summer of 1940, strange patterns like these began to appear in the sky over southern England. Today they wouldn’t be thought so unusual (except that they are on the twisty side), for contrails are a common sight now, especially over London. (segue)...



Saluti
Hanmar