Disclaimer: questo è un sito per ridere della teoria delle scie chimiche e dei suoi sostenitori. Per debunker avanzati ma non solo. Chi volesse approfondire seriamente l'argomento specifico faccia riferimento alla sezione "Blog/siti di debunking sulle scie chimiche"

martedì 28 luglio 2009

Salviamo il Museo di Storia Naturale di Milano!

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Ricevo e volentieri pubblico.

(Petizione su Firmiamo.it)

A: Sindaco di Milano e ai rappresentanti di tutte le Istituzioni coinvolte

Non bastano 350mila ingressi l’anno, calcolati dal Touring Club Italiano. Non bastano centinaia di laboratori interattivi sulle scienze naturali, organizzati ogni anno per bambini e studenti. Non bastano sei edizioni del Darwin Day di Milano, con migliaia di partecipanti (seimila soltanto nel 2009) e i più grandi naturalisti del mondo ospitati al Museo (da Niles Eldredge a Richard Dawkins, da Ian Tattersall a Peter e Rosemary Grant, da Antonio Lazcano a Gerd Müller). Non bastano decine di “Happy Hour scientifici” con centinaia di prenotazioni a serata. Non basta tutto questo: ogni anno il bilancio del Museo di Storia Naturale di Milano - il più antico museo civico milanese e il museo scientifico più visitato della città - viene sistematicamente ridotto dal Comune.

Tutti conosciamo gli attuali problemi di bilancio dei Comuni italiani, ma quando i tagli mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa di istituzioni pubbliche così importanti e amate non è possibile stare a guardare. La classe dirigente di un Paese avanzato dovrebbe sempre avere tra i suoi obiettivi primari la diffusione della cultura scientifica. Il motivo è evidente: la scienza pervade ogni aspetto della vita di una società moderna, dall’agricoltura alla medicina, dalla produzione di energia alla tutela ambientale, dall’industria alla prevenzione dei disastri naturali. La scienza stimola la curiosità, educa alla disciplina mentale, al pensiero critico e al confronto costruttivo tra idee diverse. Ma soprattutto: la scienza è bellissima e affascinante.

Le decine di migliaia di persone che affollano i festival della scienza e visitano mostre scientifiche come “Darwin 1809-2009” - che al Palazzo delle Esposizioni di Roma ha registrato più di 120mila presenze in meno di tre mesi - dimostrano che esiste oggi in Italia un crescente pubblico che chiede buoni progetti di comunicazione della scienza. Per contribuire alla diffusione della cultura scientifica, Milano ha la fortuna di avere a disposizione il più importante museo di storia naturale d’Italia, uno dei maggiori in Europa, nel quale lavorano, con passione e professionalità, ricercatori, tecnici e operatori didattici specializzati. Grazie a dinosauri, minerali, animali e diorami è un formidabile punto di attrazione per le giovani generazioni, che al Museo possono iniziare il loro percorso di educazione alla scienza, oltre a trovarvi occasioni di svago intelligente.

Da decenni tuttavia il personale del Museo è gravemente sottodimensionato, e non vengono fatte le necessarie assunzioni a tempo indeterminato. Ora, dal gennaio 2009 nove persone, collaboratrici e collaboratori del Museo da molti anni, per lo più laureati, professionalmente qualificati ma con contratti di lavoro precario, non percepiscono più alcun compenso per il loro lavoro. Questi professionisti hanno atteso per i primi quattro mesi del 2009, come ogni anno, che si compisse il consueto, lento iter burocratico di rinnovo dei contratti, continuando a svolgere i loro compiti, garantendo per mesi la prosecuzione delle normali attività del Museo. All’inizio di maggio, visto il perdurante silenzio dell’Amministrazione civica, hanno però deciso di astenersi dal lavoro.

Questo comporta pesantissime conseguenze per le attività del Museo: la carenza di manutenzione delle collezioni scientifiche (zoologiche, xilologiche e mineralogiche); il fermo del laboratorio di microscopia elettronica; il fermo del laboratorio di preparazione paleontologica; il fermo della pubblicazione delle riviste scientifiche; il fermo della realizzazione di nuovi allestimenti e mostre; la mancanza di un addetto alle pubbliche relazioni del Museo; l’impossibilità di realizzare i prossimi Darwin Day e gli Happy Hour scientifici in Museo.

Quanto sopra esposto riguarda solo uno degli aspetti, ora tra i più urgenti, della trascuratezza delle Amministrazioni nei confronti del Museo di Storia Naturale. Non è chiaro quali ragioni vi siano dietro questa perdurante insensibilità verso le esigenze di un’istituzione alla quale i milanesi hanno dimostrato di essere così affezionati. Quanti lavorano al Museo di Storia Naturale, avendo scelto di dedicare la propria vita a un’attività assai poco remunerativa sul piano economico ma potenzialmente ricca di soddisfazioni intellettuali, e insieme a loro gli esponenti della società civile e della comunità scientifica che firmano questo appello, vogliono continuare a sperare che la classe dirigente di Milano recuperi presto il senso del proprio ruolo in una politica della cultura scientifica e che i dirigenti incaricati per i musei civici siano scelti in base alle loro competenze professionali e alla loro volontà di porsi al servizio della cittadinanza.

Facciamo qualcosa, subito, per non far morire il Museo di Storia Naturale di Milano. Firma insieme a noi questo appello, che manderemo al Sindaco di Milano e ai rappresentanti di tutte le Istituzioni coinvolte affinché intervengano immediatamente.
La scienza è di tutti, anche tua: grazie!

CLICCA QUI E FIRMA

Saluti
Hanmar

giovedì 23 luglio 2009

Scie d'altri tempi

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Grazie ad una segnalazione di markogts, ho trovato una foto carina, questa:



E' un'immagine relativa al lancio di un razzo Atlas con payload composto da un ATV, ovvero un Agena Target Vehicle, che altro non era che un razzo Agena D modificato per consentire alle capsule Gemini di eseguire vari test in orbita, tra i quali il piu' importante fu l'attracco ad un altro veicolo in orbita.

Ora, anche il piu' scalcinato dei cosiddetti "ricercatori indipendenti" non puo' non notare la corposa scia di condensa sullo sfondo, rilasciata da un aereo (detto chase plane in gergo) che aveva il compito di riprendere il lancio.

Ora vediamo.

Il programma Gemini va dal 1963 al 1969.
La foto in questione e' del 16 marzo 1963
HAARP era ancora ben lungi dall'essere pensata
Il global warming... che e'?

Ossignur... Ho capito lo scopo della scia nell'immagine!

In realta' il caccia sta disegnando un bel cerchio, per consentire al razzo di centrare il bersaglio!

O no?

Saluti
Hanmar

Ps: un po' di link:
Foto originale NASA
Foto su Wikipedia
Programma Gemini
Agena Target Vehicle

mercoledì 22 luglio 2009

Piccola lezione minima di fotoritocco

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A volte pure io mi diletto di fotoritocco, come molti del resto, e volevo darvi un saggio delle mie povere capacita'.

Allora, prendiamo una foto, peraltro abbastanza scadente e sovraesposta, trovata su un blog a caso... :D

Qui il link



Il primo consiglio e': la prossima volta posta la foto originale, non riscalata. Imageshack(tm)
permette di generare una thumbnail alla quale linkare la foto a piena risoluzione.

Tipo questa, magari:
Free Image Hosting at www.ImageShack.us

A volte e' utile avere i dettagli chesso', della lughezza focale, per esempio.

Ma proseguiamo col nostro piccolo showdown

Prendiamo l'immagine orinale... ehm... originale e ruotiamo di 180°.
Non preoccupatevi, non sto diventanto piu' schizzato di quanto non sia gia', poi capirete il perche'.



Opla'! :D


Selezionamo un piccolo particolare della semiala sinistra... destra... o cappero... quea de ea'




Ingrandiamo con la funzione resize e smanettiamo un po' con colore, saturazione e altro che ora mi sfugge.



Oh, ma che strano... Qualcosa sembra apparire in maniera evidente sotto quella semiala.
Sembrano delle lettere!!!

COMPLOTTO!!!
O_O

Vuoi vedere che l'aereo misterioso, senza livrea, senza marche poi le marche le aveva???

Voi che leggete? :D

Saluti
Hanmar

----AGGIORNAMENTO----

Ho provato ad esaltare la scritta sulla fusoliera, ma non si vede granche'.
Comunque ecco il risultato.


martedì 21 luglio 2009

Quaranta anni fa

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Houston, Tranquility Base here. The Eagle has landed.



Grazie a quelli che ci sono stati e a chi la ha mandati fin lassu'.

E grazie a quelli che vi torneranno.

Poi la prossima tappa.



E dopo?
Calma, un passo alla volta.

Saluti
Hanmar

venerdì 17 luglio 2009

Ilenia Visca - Post di servizio

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Riprendo dal blog di Paolo (LINK)

Ho segnalato pochi giorni fa l'appello-bufala che circola fra gli utenti di Facebook e che segnala il presunto pericolo per una "Ilenia Visca" e per un "Paolo Monasterolo", definiti "hackers" che ruberebbero dati personali.

Non è vero nulla, come al solito, ma la differenza importante rispetto ad altri falsi allarmi che segnalavano untori di questo tipo è che Ilenia e Paolo esistono veramente e stanno subendo un danno professionale non indifferente: i loro nomi, a causa di questa storia, adesso figurano in Google come vandali informatici.

Ilenia mi ha infatti contattato e ha pubblicato un commento in questo blog nel quale ha spiegato di essere "vittima di uno scherzo su facebook fatto da un amico", che evidentemente non s'è reso conto delle conseguenze del suo gesto: "la prima cosa che compare [su] google è che sono un hacker." Aggiunge: "mi hanno inviato insulti, mi han fatto strane proposte di lavoro, mi hanno chiesto di fare magie ai loro computer e allora...stufa di rispondere che io non ero un hacker ma avevo solo un amico poco corretto, mi sono tolta da facebook. tutto questo ovviamente sta accadendo anche al mio compagno."

E chiede aiuto: "Questa situazione mi sta creando non pochi problemi. Come posso fare?"

A parte dare il benservito al suo amico, l'unica soluzione che mi viene in mente al momento, in attesa che l'amico si faccia vivo e faccia un atto pubblico di contrizione, è chiedere a tutti di linkare il più possibile questo articolo nei vostri blog, siti e pagine Facebook, in modo che chi cerca il suo nome in Google trovi la spiegazione della reale situazione di Ilenia e Paolo.

Se avete in mente altre soluzioni che non coinvolgano un grosso bastone nodoso e permettano di contrastare questa stupidata, segnalatele nei commenti qui sotto.

Saluti
Hanmar

giovedì 16 luglio 2009

Luna, che passione

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Giusto un consiglio spassionato.

Andate qui:

http://wechoosethemoon.org/

Potrete vedere questo:



E' da geek?

Si.

MA CHISSENEFREGAAAAAAA!!!

3h : 14' : 15" to launch...

Saluti
Hanmar

Due motori, ma quante scie?

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Ricevo da un amico la seguente segnalazione:
Ciao,
sapevo che prima o poi sarebbe saltata fuori la questione.

http://www.youtube.com/watch?v=hAFjk3oHi90&fmt=22

Nel video si vede bene che uno dei motori lascia in effetti una scia doppia che poi si unisce allargandosi. Secondo te da cosa dipende?

Grazie
Ciao

Intanto faccio un paio di snapshot al video in questione:







Guardandoli mi viene da chiedermi se vanno tutti dallo stesso editor video, piu' o meno come guardando le gnocche rifatte della tv (ciao papi...) ci si chiede se abbiano tutte lo stesso chirurgo plastico. O_o

Non divaghiamo. :D

Dicevamo, guardando gli snapshot e datosi che il sottoscritto qualche ma giusto qualche foto di aerei l'ha fatta e qualched'una in piu' vista per passione, mi sovvengono immantinente alcune immagini reperite su Airliners.net.

Mi sto zretizzando, mi sa. Sara' il caldo, la bolla sahariana, le branchie che spuntano.

Comunque, ecco una foto che mi pare sia pressoche' identica alle immagini di Niko... beh, identica... decisamente meglio per qualita', pulizia, definizione, come mettere a confronto una natura morta di Teomondo Scrofalo ed una del Caravaggio:




Oh, ma tu guarda...

Un motore lascia una scia piu' larga dell'altro!!!

Mistero? Ruggeri, Boyager e Giacobbo insieme?

MANNOOOOOOOOO

No, quel motore funzionava esattamente come l'altro (ovvio entro una certa percentuale di tolleranza).
E si, il flusso e' "anulare", con aria fredda all'esterno e calda all'interno.

Il fatto e' che quei cretini (scusate ho caldo e proprio non ce la faccio a essere diplomatico) ignorano o fanno a finta di ignorare che la realta' e' TRIDIMENSIONALE e va valutata assieme alle condizioni a contorno.

La contrail mica e' generata da un motore che se ne va solo soletto per l'aria.
Il suddetto motore e' appeso sotto (anzi praticamente a contatto) un'ala che genera una pesantissima perturbazione nel flusso attorno alla contrail, molto spesso con i risultati delle foto seguenti:

Virgin-Atlantic-Airways/Boeing-747-4Q8
Lufthansa/Airbus-A340-3
Virgin-Atlantic-Airways/Boeing-747-4Q8

e altre su airliners.net.

Ovvero la contrail viene spinta verso il basso, lateralmente e perdipiu' fatta ruotare su se stessa.
La prospettiva fa il resto.
Se la ripresa fosse stata fatta esattamente dalla verticale non ci sarebbe stata nessuna "differenza".

Tutto qui.
Basta un po' di buosenso. Dico, BUONSENSO, non senso comune.

Saluti
Hanmar

mercoledì 15 luglio 2009

Un vecchio libro...

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Gia, capita a tutti di riprendere in mano un vecchio libro, vuoi per approfondire le sottotracce che la prima (seconda, terza,...) volta si erano lasciate sullo sfondo, vuoi perche' ti riporta a qualche annetto fa, quando per leggere non dovevi tenere le braccia tese oppure perche' ti e' venuto in mente qualcosa di particolare, un ricordo da chiarire, un prurito da grattare...

E cosi' mi capita di prendere una splendida antologia di racconti di un autore tra i sommi della SF.

Arthur C. Clarke

Che dire, un nome che e' garanzia di fulgore creativo, scrittura eccelsa, profondita' di ragionamento e lungimiranza assoluta.

Pero'...

C'e' sempre un pero', vero?

Si, perche' l'autore e' colui che collaboro' alla realizzazione del finto sbarco sulla Luna di quaranta anni fa.

O almeno cosi' ci raccontano gli invasati che sostengono questa idiozia.

Ma forse (si puo' dire ma forse?) qualcosa di vero c'e'.
Ma forse, come pensiamo noi di Boyager.

Perche' lo stesso autore, in tempi non sospetti, scriveva questo a proposito di un altro scottante tema di attualita':

..., Falcon aveva il cielo tutto per sé. Era azzurro e vuoto, fino all'orizzonte. Ai tempi di suo nonno, lo sapeva, sarebbe stato segnato da scie di vapore e macchiato di fumo. Entrambe le cose non esistevano più: l'inquinamento atmosferico era scomparso...



Ricorda nulla?
Gia', le scie chimiche...
Quindi nel 1971, epoca della nascita del racconto, A.C. Clarke gia' sapeva!

Lui CONOSCEVA le scie chimiche!!!

Oppure no?
Oppure nel 1971 osservava gia' il cielo, guardava le nuvole e fantasticava di mondi lontani, di futuro prossimo e venturo, di evoluzione del mondo e della razza umana, mentre i cosiddetti attuali "ricercatori indipendenti" si guardavano a malapena la punta delle scarpe, senza accorgersi di come e quanto il cielo cambiava man mano che il traffico da una parte all'altra del mondo si impennava, riempiendo l'aria di rombanti cilindri di alluminio scintillante, per poi un giorno alzare lo sguardo e dire: "Toh, delle strane scie..."

Gia'.

Che esistevano gia' nel 1971.
Ma A.C. Clarke se ne era gia' accorto.
Loro no.








Saluti
Hanmar

venerdì 3 luglio 2009

Ma quante strane scie...

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Oh, sara' che sto invecchiando, ma ultimamente mi pare di vedere un po' troppe scie nel posto giusto al momento giusto.

O_o

Come queste, riprese ieri:



Bologna, ore 15:12




Venezia, ore 19:31
(questa dovete visualizzarla a pieno schermo, la scia e' visibile alla sinistra del sole)


Ok ok, vi starete chiedendo cosa sto scrivendo.

In effetti me lo sto chiedendo pure io.

C'e' qualcosa che non va. Vorrei solo capire cosa...

Saluti
Hanmar