Maledettamente serio.
E io ODIO essere serio, ma nella vita ogni tanto bisogna.
Chi mi conosce o frequenta questo blog sa come la penso (o lo immagina) sulla questione Vita.
L'unico post che ho fatto sull'argomento, anche se un po' criptico, era tutto sommato trasparente, anche se per rispetto alla persona ed alla famiglia alla quale faceva riferimento sono stato volutamente "altro".
Ora pero' mi sono rotto!
Soprattutto in seguito alle ultime notizie sull'andamento della legge cosiddetta "del Testamento Biologico".
Leggo qui:
E penso NOPassa un emendamento dell'Udc. Pdl: "Vogliamo lasciare la medico un margine"
L'opposizione insorge: "Così dibattito inutile, la Dat diventa carta straccia" Senato, il testamento biologiconon sarà più vincolante
Palazzo Madama approva tutti gli articoli del ddl, il voto alle 18
Non voglio che se e quando dovessi trovarmi in quelle condizioni le MIE volonta' o, nel caso io sia impedito, quelle di chi mi conosce e mi ama possano essere prevaricate da chicchessia, sia esso un medico, un giudice, un politico, un prete o il primo che passa per la strada e per il quale la MIA scelta non sia allineata al suo credo/morale/etica e via filosofeggiando.
Io RIVENDICO la mia liberta' di decidere
DOVE, COME E QUANDO MORIRE
E per questo ho firmato questa petizione e quando sara' il momento (perche' con quei ***** ** ***** che ci governano quel momento arrivera') firmero' per il referendum e faro' firmare quanti piu' possibile.
IO SONO MIO
Scusate lo sfogo.
Saluti
Michele
E per questo ho firmato questa petizione e quando sara' il momento (perche' con quei ***** ** ***** che ci governano quel momento arrivera') firmero' per il referendum e faro' firmare quanti piu' possibile.
IO SONO MIO
Scusate lo sfogo.
Saluti
Michele
18 commenti:
...e faro' firmare quanti piu' possibile.
Con me ti sarà facile.
mc
Vado a firmare...
Quoto e approvo
Hedges
Ormai non ho più parole per commentare certe iniziative; all'inizio di febbraio scrissi: Ho paura, ed allora dispongo!
Evito ulteriori commenti.
Ovviamente ho firmato.
Com'è che tutti i debunkers sono... così? Hanmar, concordo al 100%, voglio poter vivere e morire come voglio. Per un periodo voglio anche il sondino nasogastrico, non sia mai che mi ammazzino quando posso ancora farcela. Ma quando non ci sono più speranze, lasciatemi in pace.
Ma mi chiedo: come la mettiamo con la costituzione?
art. 2 "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo"
art. 10 "L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute."
art. 13 "La libertà personale è inviolabile."
e soprattutto:
art. 32: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."
Dove si firma?
Quel Coglione dir benedetto xvi e i suoi leccaculo in parlamento, di qualsiasi schierammento, non devono decidere della MIA vita
Ps alla faccia di quelli che dicono che la chiesa cattolica non è integralista
Una volta tanto credo che tu e i fratelloni siate d'accordo su qualcosa (ed anch'io, ovviamente).
Saluti
AMD
Uh, ma che bell'elencone di debunkers... ;)
Firmo anch'io, vah.
Magari non subito... O magari si...
:P
Ad ogni modo non credo che la questione sia da definire come contrapposizione religiosi/laici.
O meglio, non lo credo nonostante qualcuno ne faccia una strumentalizzazione di questo tipo.
Bello, in questo senso, il commento del Sig. Filippo una quarantina di firme sotto a quella di Hanmar.
Per quel che mi riguarda è più che altro una questione di invadenza.
Invadenza montante con crescita costante da parte delle istituzioni nei confronti della sfera privata del cittadino.
E questa ne è solo la manifestazione più eclatante.
@ markogts
tu scrivi: trattamento sanitario
Semplice: hanno assimilato un mix di sostanze (tra cui molti medicinali, altrimenti non è possibile assimilarli) a pane, prosciutto con un bel bicchierozzo di vino. E quindi .... è come non dar da mangiare ad un bambino! Che schifo :-(
io ho analizzato la vecchia proposta di legge, che era un disastro formale, oltre che sostanziale. Anche in questa, come se fosse acqua fresca, si ribadisce che la vita è indisponibile per l'individuo. Ciò significa che dunque solo lo Stato ne può disporre, principio fondamentale di ogni stato totalitario o etico. E hanno pure la faccia di chiamarsi "popolo delle libertà". Io sono ancora convinto che la legge sia incostituzionale, e per questo spero nelle eccezioni della corte già espresse.
Per il resto, temo che il referendum sia ottimistico, in un paese diseducato civilmente come questo. La vergogna maggiore però tocca al mondo cattolico soprattutto gerarchico, ciellino, et cetera. L'impegno nel promuovere una legge del genere è davvero ingiustificabile, anche secondo la dottrina. Mi viene in mente quel passo del catechismo scritto da Ratzinger:
“L’interruzione di procedure mediche dolorose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Si rinuncia all’accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni spettano al paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o altrimenti a coloro che ne hanno legalmente diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.”
Cardinal Joseph Ratzinger, catechismo della Chiesa cattolica, 1994, par. 2278.
Mi scuso per il lungo post, vi rimando al testo di legge com'era qualche tempo fa, tanto è cambiato soltanto per quanto riguarda il rinnovo (5 anni invece che 3) e il ricorso al notaio (servirà invece il medico di famiglia).
Grazie per la segnalazione della petizione.
E pensare che sono pure iscritto alla Coscioni :)
Ne approfitto per segnalare un blog in tema che seguo sempre con interesse
Bioetica
Michele indignato e spaventato...
Da cattolico, condivido quanto scritto da Ratzinger (nel 94).
La vita è una cosa importantissima, e voglio che venga rispettata, anche quella di chi sta per morire e vuol farlo con dignità. La morte fa parte della vita, e ho l'impressione che qui si sta lucrando non sul rispetto, ma sulla paura che tutti abbiamo che qualcuno ci ammazzi a nostra insaputa, nel sonno.
Sul caso Englaro, un prete friulano ha scritto un bell'articolo nella mia lingua. SI intitola "Un dolor uniliat", e comincia dicendo "I unics che a plen dirit a puedin cjacara' a son chei che a an un cas simil in cjase. Ducj chei altris, o vin di tase' o di favela dome alc cun gran rispiet e moderazion" (serve che traduca?)
Si, grazie,
non riesco a capire.
La potenza del Friulano!
Sono d'accordo con Gianni.
La cosa peggiore, in tutta questa storia, è che comunque si andrà avanti come oggi, con anestesisti e terapisti del dolore, che, ogni giorno si assumono responsabilità terribili. E non fatemi dire altro.
Ma non c'e' un Babelfish friulano? Io ho pure la localizzazione del mio PC in friulano (Linux), utilissimo per renderlo inaccessibile ai colleghi. Traduco subito.
Un dolore umiliato
I soli che a pieno diritto possono parlare sono quelli che hanno un caso simile in casa. Tutti gli altri dovrebbero tacere, o parlare solo con gran rispetto e moderazione.
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